“Collega il cervello alla
bocca prima di parlare” dice la nonna all'impertinente
nipotino, “collega il
cervello al cuore prima di leggere” dicono, invece, le sorelle Granada all'inesperto
lettore, perché il sapere non viene solo dalla testa ma anche il cuore fa la
sua parte.Nel loro libro “ Sapere è un verbo all'infinito”, infatti, non c’è solo tanta, tantissima conoscenza, che spazia dalla musica all'ingegneria, ma anche molto amore, a partire da quello che lega le tre scrittrici fino al rapporto col nonno, che con le sue massime e i suoi precetti le ha cresciute. “ Tra foglio e bambino non mettere dito” diceva, infatti, il vecchio Granada alle nipotine, chiudendole in cantina con fogli e matite e il solo dovere della libertà di farne ciò che volevano. “ è sempre il momento per portare la nostra parola nel sapere senza per forza dover aspettare un tempo maturo” da buon maestro diceva alle bambine. Anna, Chiara ed Elena decidono, però, di aspettare qualche anno prima di diffondere nel mondo la loro conoscenza. Solo nel 2012 uniscono i loro saperi di psicologa e insegnante in Pedagogia generale, di dottore in filosofia e arpista e di architetto e docente di Analisi della città e del territorio e Geografia urbana a quelli più svariati per creare un’opera che, partendo dal sapere delle mani e passando per il cuore, arriva direttamente alla testa. Un libro che si intreccia alla vita come l’edera alla quercia, che sa parlare, raccontare ma anche scherzare, che costruisce per insegnare ma insinua di lasciarci sorprendere in ogni momento della giornata.
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