A un passo dalle elezioni, a un passo dalla decisione. Chi
sceglierete cari concittadini?
Il satrapo che promette di togliere l’Imu o il sangue
padano? L’economo bocciato dal Financial Times o la sinistra unita dallo stesso
ideale? Il magistrato carismatico o il finto detentore di titoli accademici?
Forse il giullare che urla nelle piazze?
Alcuni di voi hanno deciso di confessare dubbi e opinioni
alle nostre telecamere, altri, più timidi, solo alla nostra penna. Ci avete
detto che è “medievale non parlare di coppie omosessuali o di fatto”, che
“Monti è l’uomo contraddizione”, che “nel M5S ci vanno gli esaltati mandati via
da altri partiti” e che la candidatura di Ingroia “scalda il discorso sulla
possibile politicizzazione della magistratura” ma che “potrebbe essere un buon
ministro degli interni”. Avete affermato che “Renzi è meglio di Bersani perché
Bersani rappresenta l’ultimo appiglio a quella sinistra comunista che oggi
risulta anacronistica” e che “Grillo rifiuta il dibattito televisivo perché,
come Berlusconi, ha i suoi scheletri da nascondere”. Tra le diverse idee
espresse, però, si può trovare un minimo comune denominatore: pochissimi, quasi
nessuno in verità, si sentono rappresentati da una delle forze politiche in
corsa per le elezioni.
Ecco cosa pensano i coraggiosi che hanno deciso di farsi
filmare:
A.B. & F.T.
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