Tra
le vetrine di Via Milano una in particolare suscita la curiosità del passante
comasco, anche del più distratto. Con i suoi prodotti etnici e la sua insegna
sobria ma solare, infatti, Garabombo si distingue dagli altri negozi della
strada: negozi di abbigliamento, di articoli sportivi, d’arredo, cartolerie, bar…
Garabombo, in quanto Bottega del Mondo, non rientra in nessuna di queste
categorie note. La sua offerta si differenzia da quella del mercato tradizionale
proponendo, in un unico punto vendita, una vasta gamma di vestiti, generi
alimentari, accessori, manufatti artigianali, libri…tutti prodotti del
commercio equosolidale.
Sin
dal 1994 Garabombo si occupa di promuovere la tematica del consumo critico a Como
attraverso una serie di iniziative culturali (dibattiti, percorsi nelle scuole,
laboratori, collaborazioni con altre associazioni…), in modo da creare una rete
di cittadini consapevoli , responsabili e disposti a diventare i principali
protagonisti di questa forma di mercato alternativo. Una rete che, col passare
degli anni, si è estesa all’intero territorio della provincia: nel 2006,
infatti, dall’incontro di sette botteghe (Il Ponte di Cantù, Garabombo di Como, Mondo equo di
Guanzate, La bottega di
Xapurì di Lentate sul Seveso, Roba dell'altro mondo di Lomazzo, Encuentro di Lurate
Caccivio, Carovana del
sale di Mariano Comense) nasce la Cooperativa Garabombo. Cambia
l’organizzazione interna ma non gli ideali a cui questa nuova realtà si ispira:
diffondere i valori del commercio equo e solidale con l’obiettivo di far “riscoprire un Mondo che abbia al centro la dignità dell'uomo, la
giustizia economica e sociale e la solidarietà”.
Da una parte
attività commerciale, dall’altra punto di riferimento e di incontro per i
consumatori, Garabombo è l’unico posto da cui si esce più ricchi di quando si è
entrati. I soci e i volontari che lavorano nella bottega, infatti, sono sempre
pronti a insegnare, informare, a risolvere i dubbi di clienti vecchi e nuovi… e
talvolta a rispondere alle domande di noi Civette! Lasciamo dunque la parola a Ilaria,
volontaria del negozio di Via Milano, e soprattutto consumatrice critica da
molti anni.
Ilaria, puoi spiegare chi sono i
principali protagonisti del commercio equo?
Gli
attori del commercio equo sono meno rispetto a quelli del mercato tradizionale:
le società di importazione ( come CTM Altromercato, Libero Mondo, EquoMercato…)
contattano le organizzazioni del posto - che a loro volta associano i piccoli
produttori locali – acquistando i prodotti a un prezzo concordato sulla base
del costo del lavoro, secondo un principio di giusta remunerazione, e
rivendendoli poi alle botteghe. Gli agricoltori e artigiani del Sud del mondo,
così, dalla relazione duratura che si viene a instaurare con le cooperative di
importazione , traggono diversi vantaggi: da un aiuto economico immediato
ottenuto attraverso il prefinanziamento, a un investimento dei soldi a lungo
termine nella costruzione di infrastrutture, in corsi di aggiornamento, in progetti
per garantire il diritto allo studio a donne e bambini…
E il consumatore
critico, comprando nelle Botteghe, diventa altrettanto protagonista di questa realtà..
Sì,
in quanto il commercio equo implica la coscienza e la consapevolezza delle
persone. I consumatori hanno sempre modo di rintracciare la provenienza dell’articolo,
leggendo l’etichetta o chiedendo in bottega. “Ogni volta che si va a fare la
spesa, si vota”: ciò significa che l’acquisto di una merce comporta una scelta
critica e responsabile. I nostri clienti, ad esempio, sanno che i generi
alimentari venduti da Garabombo (caffè, banane, zucchero, the, cacao…) sono
prodotti in America Latina e in’Asia, le ceramiche in Vietnam e i tessuti in
India e in Bangladesh, nel rispetto dell’ambiente e della tradizione
dell’artigianato locale.
Per quanto riguarda la
nostra città, pensi che i comaschi abbiano dimostrato interesse nei confronti
del commercio equo e solidale?
Decisamente
sì! Garabombo è frequentato non solo da clienti abituali, ma anche da passanti
che, incuriositi, entrano a chiedere informazioni. I consumatori di Como hanno
compreso che il commercio equo è una realtà apolitica e areligiosa che li
coinvolge in prima persona. Del resto anche il grande numero di Botteghe del
Mondo attive nel territorio è prova del fatto che molti cittadini condividono i
nostri valori.
G.C.
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