sabato 11 maggio 2013

UNA BOTTEGA DELL’ALTRO MONDO



Tra le vetrine di Via Milano una in particolare suscita la curiosità del passante comasco, anche del più distratto. Con i suoi prodotti etnici e la sua insegna sobria ma solare, infatti, Garabombo si distingue dagli altri negozi della strada: negozi di abbigliamento, di articoli sportivi, d’arredo, cartolerie, bar… Garabombo, in quanto Bottega del Mondo, non rientra in nessuna di queste categorie note. La sua offerta si differenzia da quella del mercato tradizionale proponendo, in un unico punto vendita, una vasta gamma di vestiti, generi alimentari, accessori, manufatti artigianali, libri…tutti prodotti del commercio equosolidale. 


Sin dal 1994 Garabombo si occupa di promuovere la tematica del consumo critico a Como attraverso una serie di iniziative culturali (dibattiti, percorsi nelle scuole, laboratori, collaborazioni con altre associazioni…), in modo da creare una rete di cittadini consapevoli , responsabili e disposti a diventare i principali protagonisti di questa forma di mercato alternativo. Una rete che, col passare degli anni, si è estesa all’intero territorio della provincia: nel 2006, infatti, dall’incontro di sette botteghe (Il Ponte di Cantù, Garabombo di Como, Mondo equo di Guanzate, La bottega di Xapurì di Lentate sul Seveso, Roba dell'altro mondo di Lomazzo, Encuentro di Lurate Caccivio, Carovana del sale di Mariano Comense) nasce la Cooperativa Garabombo. Cambia l’organizzazione interna ma non gli ideali a cui questa nuova realtà si ispira: diffondere i valori del commercio equo e solidale con l’obiettivo di far “riscoprire un Mondo che abbia al centro la dignità dell'uomo, la giustizia economica e sociale e la solidarietà”.

Da una parte attività commerciale, dall’altra punto di riferimento e di incontro per i consumatori, Garabombo è l’unico posto da cui si esce più ricchi di quando si è entrati. I soci e i volontari che lavorano nella bottega, infatti, sono sempre pronti a insegnare, informare, a risolvere i dubbi di clienti vecchi e nuovi… e talvolta a rispondere alle domande di noi Civette! Lasciamo dunque la parola a Ilaria, volontaria del negozio di Via Milano, e soprattutto consumatrice critica da molti anni.

Ilaria, puoi spiegare chi sono i principali protagonisti del commercio equo?
Gli attori del commercio equo sono meno rispetto a quelli del mercato tradizionale: le società di importazione ( come CTM Altromercato, Libero Mondo, EquoMercato…) contattano le organizzazioni del posto - che a loro volta associano i piccoli produttori locali – acquistando i prodotti a un prezzo concordato sulla base del costo del lavoro, secondo un principio di giusta remunerazione, e rivendendoli poi alle botteghe. Gli agricoltori e artigiani del Sud del mondo, così, dalla relazione duratura che si viene a instaurare con le cooperative di importazione , traggono diversi vantaggi: da un aiuto economico immediato ottenuto attraverso il prefinanziamento, a un investimento dei soldi a lungo termine nella costruzione di infrastrutture, in corsi di aggiornamento, in progetti per garantire il diritto allo studio a donne e bambini…
E il consumatore critico, comprando nelle Botteghe, diventa altrettanto protagonista di questa realtà..
Sì, in quanto il commercio equo implica la coscienza e la consapevolezza delle persone. I consumatori hanno sempre modo di rintracciare la provenienza dell’articolo, leggendo l’etichetta o chiedendo in bottega. “Ogni volta che si va a fare la spesa, si vota”: ciò significa che l’acquisto di una merce comporta una scelta critica e responsabile. I nostri clienti, ad esempio, sanno che i generi alimentari venduti da Garabombo (caffè, banane, zucchero, the, cacao…) sono prodotti in America Latina e in’Asia, le ceramiche in Vietnam e i tessuti in India e in Bangladesh, nel rispetto dell’ambiente e della tradizione dell’artigianato locale.
Per quanto riguarda la nostra città, pensi che i comaschi abbiano dimostrato interesse nei confronti del commercio equo e solidale?
Decisamente sì! Garabombo è frequentato non solo da clienti abituali, ma anche da passanti che, incuriositi, entrano a chiedere informazioni. I consumatori di Como hanno compreso che il commercio equo è una realtà apolitica e areligiosa che li coinvolge in prima persona. Del resto anche il grande numero di Botteghe del Mondo attive nel territorio è prova del fatto che molti cittadini condividono i nostri valori.

G.C.


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