martedì 28 febbraio 2012

Si Ranò: un'eroica vigliaccheria?

In data 27 Febbraio viene messo in scena, presso il Teatro Lucernetta di Como, lo spettacolo dal titolo “Si Ranò”. La celebre commedia “Cyrano de bergeracdel” di Edmond Rostand  è qui rivisitata da Giuseppe Adducci, regista, sceneggiatore e attore. 
La messa in scena si apre con l’introduzione di uno dei due attori, Giampietro Liga, che, con un espediente, riesce a far alzare due persone tra il pubblico; questi, ignari delle loro sorti, diventeranno rispettivamente la bella Rossana e il leale Cristiano. La recitazione prosegue il suo corso tra battute mirate e pernacchie, ma il tono comico viene accentuato dalla presenza, o forse dall’imbarazzo, degli attori improvvisati presi dal pubblico. In un contesto di meta teatro riuscito alla perfezione, gli spettatori ridono delle battute, ridono, seduti sulle loro comode poltrone, dell’impaccio dei due neo attori  e, forse, ridono anche per aver scampato lo sciagurato destino. La messa in scena, caratterizzata da una scenografia essenziale, punta a far ridere e a far riflettere. Se, infatti, all’inizio dello spettacolo ci si aspetta una ridente serata, verso la fine il tono cambia: attraverso un intenso dialogo ci si ritrova a riflettere sull’amore, sul fascino della quotidianità  fatta di piccoli gesti e abitudini e sulla seduzione di veder sfiorire, giorno dopo giorno, la giovinezza della propria compagna. Cyrano viene definito vigliacco per non voler rischiare e non voler assistere ai cambiamenti del tempo inflitti nella carne e nello spirito della bella Rossana. Quello che viene proposto qui non è, quindi, l’ideale di un colpo di fulmine fugace, ma l’amore di una vita sottoposto alle intemperie dei problemi quotidiani, degli anni che passano e della giovinezza che lentamente muore perché anche i grandi amori devono passare la prova del tempo.
Una serata appassionante, una piccola perla che la nostra Como riesce a regalarci; il Teatro Gruppo Popolare è, infatti, operante nella cittadina comasca e attraversa il mondo del teatro  nella sua totalità dedicandosi sia ai bambini che agli adulti.

"Sei un vigliacco(...)Affronteresti cento nemici, ma non un amore vero, fatto di giorni che passano, uno sull’altro, di abitudini, di gesti che si consumano, di
baci che finiscono con il conoscere a memoria le labbra dell’altro
senza più trovarle diverse a ogni volta.(...) Di profumi che diventano odori, di rughe che lentamente attraversano il cuore, scappi di fronte alla vecchiaia che un giorno le prenderà la fronte, le spegnerà i capelli.(...) Sei vigliacco nei confronti delle sue mani che diventeranno asciutte, delle scale da scendere trascinandosi sui gradini con tutte e due i piedi.(...) Temi il tempo, il mattino in cui ti sveglierai e guardandola dormire ti chiederai come hai potuto stare a guardare la sua pelle che di momento in momento diventava autunno. (...) Sei un vigliacco, perché non hai fatto altro che nasconderti dietro il tuo naso."
E, chi lo sa, magari tra la nostra Rossana e il nostro Cristiano potrà nascere, se non un amore, almeno una buona amicizia.

A.B.


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