sabato 31 marzo 2012

Sogno di una notte di primavera a Cantù


All'ombra di un palazzetto in costruzione ormai leggendario quanto la torre di Babele, e mentre si scorgono le prime avvisaglie di elezioni che mai come quest'anno si preannunciano infuocate e incerte, per fortuna sul versante delle iniziative culturali la realtà canturina sembra aver raggiunto una espansione fino ad oggi sconosciuta, con tanti volti e luoghi nuovi che lasciano sperare in una bella stagione ricca di proposte e iniziative di valore, oltre che di prevedibili polemiche “elettorali”. 


Innanzi tutto è necessario citare, accanto all'ormai collaudata programmazione del Teatro Fumagalli di Vighizzolo, l'attività del restaurato Teatro comunale San Teodoro, che a partire da novembre, sotto la nuova gestione congiunta di Comune di Cantù, Teatro Sociale di Como e Coop. Mondovisione ONLUS ha ospitato una ristretta selezione di spettacoli indubbiamente riusciti, conquistandosi un'ottima reputazione e un altrettanto incoraggiante riscontro in termini di pubblico. I prossimi appuntamenti teatrali prevedono una re-interpretazione della celebre commedia Il Malato immaginario di Molière sabato 14 aprile, ad opera della Piccola compagnia della Magnolia, e domenica 22 un misterioso “percorso shakespeariano all'interno del Teatro San Teodoro” dal titolo Gran teatro del mondo, realizzato dalle compagnie del Teatro Città Murata e Compagnie Canturine. La stagione concertistica procede intanto sabato 21 aprile, con un omaggio a Sibelius e Ravel, di cui l'Orchestra Sinfonica del Lario guidata da Pierangelo Gelmini eseguirà alcuni brani.

Oltre a questo meritato successo, di cui non possiamo far altro che gioire, con piacere salutiamo i segnali di cambiamento in atto nel panorama musicale cittadino, sempre più prolifico e stimolante qualsiasi sia il genere di preferenza.

Nella diffusione di una cultura musicale davvero alla portata di tutti, grande rilevanza riveste il gruppo orbitante attorno alle iniziative di Spaziotribu, realtà evolutasi da sala prove a punto di riferimento per i giovani canturini con workshop e corsi tra i più disparati, che dalle basi della chitarra rock all'insegnamento dei più moderni software hanno permesso a tanti neofiti e non di avvicinarsi alla pratica musicale o di ampliare le proprie conoscenze con l'aiuto di affermati professionisti. Non bisogna poi dimenticare l'apporto di almeno un paio di locali piccoli ma accoglienti (lo storico Unaetrentacinquecirca e il più recente Aguaplano su tutti) che si sono particolarmente impegnati nella promozione di musica dal vivo, distinguendosi per la varietà degli artisti chiamati ad esibirsi e per il sostegno offerto alla crescita dei musicisti locali con jam sessions e altre iniziative aperte a qualsiasi grado di abilità. Così, molti gruppi finora rimasti nell'ombra o di nuova formazione hanno avuto modo di farsi conoscere e apprezzare, conquistando una certa popolarità almeno in ambito locale e in alcuni casi un più che meritato riconoscimento a livello di pubblico nelle esibizioni live. 

Tra questi gli Shamballa, nuova formazione che, traendo spunto dalle più diverse suggestioni culturali e musicali (il nome del gruppo pare derivi da un affascinante mito tibetano), da qualche tempo anima i weekend canturini con performance frizzanti e originali adatte a tutti i tipi di orecchio, dai più raffinati a quelli in cerca di rilassante distrazione domenicale. Nella band milita anche il tastierista Damiano Della Torre, di ritorno da una preziosa esperienza oltreoceano che gli ha dato modo di ampliare il proprio bagaglio di suoni in una tournée al seguito dell'armonicista Sugar Blue, autentica leggenda del panorama blues statunitense.

Anche per quanto riguarda gli spazi espositivi c'è qualche incoraggiante novità. Accanto alla Corte S. Rocco e a Villa Calvi, ambienti lontani dalle grandi mostre ma in grado comunque di proporre iniziative interessanti (come la recente fotografica Cantù dal 1861 al 2011, a cura di Tiziano Casartelli), dopo anni di discussioni infruttuose sembra finalmente ufficiale che dal 2012 anche l'edificio di S. Ambrogio affacciato su via Roma sarà adibito a polo espositivo, o più precisamente a polo scientifico, volto a valorizzare il patrimonio del Clac recentemente acquisito e ad ospitare mostre ed eventi culturali (si vocifera di un'altra personale dedicata all'opera di Bruno Munari a breve). Proseguono inoltre mostre ed esposizioni presso lo studio TikTakTa2 di via Ariberto, sempre più un luogo d'incontro e confronto dove fare la conoscenza con artisti e tecniche "underground" provenienti da tutto il mondo.

Quanto detto fin qui non rappresenta nulla di eclatante forse, ma una serie di segnali che non possono essere casuali, e che forse testimoniano una crescente vitalità della cittadina brianzola, questo sì. Una nuova spinta che premia i tanti sforzi fatti negli ultimi anni verso l'ampliamento dell'offerta culturale cittadina, e che speriamo la prossima amministrazione, qualunque essa sia, saprà valorizzare ed espandere come merita, senza soffocarla in pastoie burocratiche ma al contrario moltiplicando gli spazi e le possibilità offerte allo spirito d'iniziativa di una città sempre più creativa e desiderosa di esprimersi. (MT)

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