Venti anni di storie, immagini, musica di quelle che emozionano davvero, venti anni di cinema d'Autore nel panorama spesso sconfortante, seppur vario, offerto dalle onnivore multisala.
L'associazione "I Lunedì del Cinema" festeggia il proprio ventesimo compleanno, concedendo un piccolo omaggio ai propri affezionati fans tramite un depliant "commemorativo" di ampio formato, in cui vengono presentati in modo dettagliato i film in programma nella nuova stagione accanto ad un divertente omaggio "per fotogrammi" dedicato ai protagonisti ospitati sullo schermo in passato. Appuntamento ormai irrinunciabile per gli amanti della settima arte a Como, "I Lunedì del cinema" si rivelano spesso una vetrina preziosa per conoscere, o approfondire la conoscenza, con titoli e registi che non di rado passano inosservati - quando passano - nei palinsesti delle sale generaliste. Tuttavia, i meriti della rassegna vanno ben oltre i demeriti dei "concorrenti": la selezione delle pellicole operata dai membri dell'associazione si è sempre contraddistinta (e quest'anno non fa eccezione) per una ricerca scrupolosa e davvero su scala internazionale, proponendo film contemporanei di autori più o meno noti provenienti da tutto il mondo e, ogni tanto, qualche classico altrimenti impossibile da vedere in sala. In più, un ambiente amichevole ma non chiassoso il lunedì sera non guasta.
L'iniziativa affonda le proprie radici nella precedente esperienza di quelli che erano conosciuti come i "Giorni del cinema" (spesso lunedì o mercoledì), una rassegna organizzata da "Radio Como" che dalla metà degli anni Settanta si preoccupò di divulgare la cultura cinematografica attraverso una programmazione ricercata e un approccio critico alla visione del film. In alcune occasioni le proiezioni si svolgevano proprio sullo schermo del Gloria, e così, terminata l'esperienza promossa da Radio Como, il passaggio di consegne sembrò quasi un fatto naturale. Da allora la struttura di via Varesina ha ospitato senza interruzioni i "Lunedì del Cinema" con un buon riscontro di pubblico, ponendosi come uno degli ultimi baluardi (e forse rifugi) per il cinema di qualità in città e mantenendo in vita una tipologia di sala che, soprattutto nel comasco, sta diventando sempre più difficile da trovare.
Nel 1992, il nuovo ciclo si apriva con Europa, di Lars von Trier. Come segno dichiarato di continuità in un progetto di lungo corso, che presenti il film non come oggetto culturale slegato da un contesto ma anche in relazione alla filmografia dei diversi autori, il regista danese è stato scelto per aprire anche la stagione 2012 con Melancholia, un apocalittico viaggio interiore colmo di citazioni e di forte impatto. Allo stesso modo, nel corso del 2012 saranno moltissimi i registi già noti al pubblico del Gloria di cui verranno presentate le opere più recenti: dal sontuoso Faust di Sokurov all'adrenalina di Refn in Drive; dalla tenue delicatezza di Van Sant in Restless al biopic del maestro Wenders Pina, fino alla meravigliosa storia di accoglienza raccontata da Kaurismaki con Miracolo a Le Havre.
Ma non solo: accanto a questi mostri sacri del cinema contemporaneo, i selezionatori hanno dato spazio anche a pellicole di autori forse meno noti, titoli a volte passati nelle sale senza eccessivo clamore ma che senza dubbio meritavano miglior fortuna. E' il caso di The Artist di Hazanevicius (recente vincitore del premio Oscar per il miglior film) o di Warrior di David O'Connor, o ancora del divertente esordio delle sorelle Yasemin e Nesrin Samdereli in Almanya. Come si può vedere anche quest'anno il programma è vario e tutt'altro che banale, e rappresenta efficacemente uno spaccato, certo non esaustivo ma sicuramente importante, di quel "cinema contemporaneo internazionale d'autore" che la rassegna si impegna a promuovere.
E allora buon compleanno a questa preziosa iniziativa, e un sentito grazie a tutti coloro che in questi vent'anni hanno lavorato per sostenere la diffusione di un cinema di qualità, per l'impegno e la volontà costanti spesi per condividere storie che ancora, pure nel marasma generale di titoli spazzatura, meritino davvero di essere raccontate.
M.T.
Nessun commento:
Posta un commento