martedì 2 ottobre 2012

Provincia di Como accorpata a Varese e Lecco, no a Monza



La provincia di Como accorpata alle odiate Varese e Lecco. È questa la proposta votata oggi dal Consiglio della autonomie locali (Cal) della Lombardia: il governo aveva infatti chiesto alle Regioni di presentare dei progetti per il riordino delle province. Per la città lariana è una piccola vittoria. Infatti la delegazione comasca ha fortemente combattuto contro l’idea di fare rientrare nel nuovo ente locale anche il territorio di Monza e formare la cosiddetta “grande Brianza”. Da oggi, Como non ha più avversari per diventare capoluogo.

Il governo sta preparando il riordino delle province, alle quali è richiesto di avere almeno 2.500 km2 e 350mila abitanti. Per questo motivo, Como, Varese e Lecco dovranno mettere da parte campanilismi e rivalità storiche e accettare di convivere. Sarà chiesta una deroga per mantenere l’autonomia di Monza e Brianza, che in un primo momento sembrava dovesse rientrare nella nuova grande provincia. Al governo sarà chiesto di chiudere un occhio anche per Sondrio e Mantova. Cremona e Lodi saranno accorpate, mentre Bergamo, Brescia e Pavia rimarranno intatte, perché rispettano i parametri fissati da Roma. Dovrebbero così passare da dodici a otto le province lombarde, perché quella di Milano diventerà area metropolitana.

Lo scenario disegnato dal Consiglio delle autonomie locali non è però definitivo. Innanzitutto, il progetto incontra ancora delle resistenze locali. Come quelle di Dario Galli, presidente della Provincia di Varese, che non ha mai accettato l’idea di un accorpamento con Como e ha annunciato di volere richiedere per il suo ente lo statuto di provincia autonoma. Molto improbabile che glielo concedano. Come è molto improbabile che il governo accolga tutte le richieste di deroghe provenienti da ogni parte d'Italia. Monza, Sondrio e Mantova sono avvisate.

S.D.

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