venerdì 28 settembre 2012

Vittoria animalista a Brunate: niente più macellazione in pubblico




Brunate cede alle proteste degli animalisti. Nel paese del faro voltiano, è stato cancellato il “Weekend di archeologia sperimentale”, organizzato dalla pro loco per il 6 e 7 ottobre, il cui programma prevedeva per la domenica la “macellazione di un capriolo con strumenti di selce in uso nel paleolitico e l’utilizzo di ogni sua parte”. L’iniziativa aveva scatenato la reazione degli amici degli animali, che avevano subissato di mail gli amministratori, lanciato una petizione online e aperto una pagina Facebook per impedire lo svolgimento del laboratorio.

Oggi, sul sito del Comune di Brunate, sono apparse tre righe di comunicato che annunciavano la revoca della manifestazione per entrambi i giorni. La decisione è stata presa dopo una massiccia mobilitazione contro l’evento. La casella del sindaco intasata da 900 mail, una pagina Facebook con più di mille adesioni, una petizione online firmata da oltre 800 persone: questi sono i numeri della vittoria degli animalisti. I quali avevano annunciato che, nel caso le proteste non avessero funzionato, avrebbero dato luogo ad azioni sul posto.

Agli amici degli animali proprio non piaceva il laboratorio in programma domenica. I partecipanti avrebbero sezionato un capriolo (che poi è diventato un capretto), cucinato e mangiato la sua carne, usato i tendini e le ossa per farne degli utensili. Il tutto in perfetto stile preistorico. Alle prime proteste, gli organizzatori avevano risposto con diversi argomenti. Prima avevano sostenuto che il capriolo non sarebbe stato ucciso per l’occasione, ma rientrava nel numero di abbattimenti previsti dalla legge nel triangolo lariano. Poi avevano parlato di un capretto di allevamento.

Ma gli animalisti non hanno desistito. Per loro non era importante quale creatura fosse utilizzata per il laboratorio, come fosse uccisa o che legge ne autorizzasse l’abbattimento. Gli aderenti alla mobilitazione, tra cui molti vegetariani e vegani, si sono detti contrari alla macellazione di qualsiasi animale, a maggior ragione se praticata in pubblico e a fini di intrattenimento. E ora si godono la vittoria. Come testimonia la frase che chiude l’iniziativa su Facebook: “Grazie a tutti, siamo stati non strepitosi… Di più!”.

S.D.

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