martedì 22 maggio 2012

A Cantù Lavori in Corso. Rimozione forzata per la Lega



“Siamo noi, siamo noi, il cambiamento di Cantù siamo noi!”: il centro della città risuona dei cori che festeggiano la vittoria della lista civica Lavori in Corso al ballottaggio. Il nuovo sindaco è Claudio Bizzozero, che batte l’avversario Nicola Molteni e spezza il dominio ventennale della Lega Nord.

Un successo dal sapore tutto particolare. Durante la campagna elettorale, il candidato della lista ostenta sicurezza, sembra abbia la vittoria in tasca: i sondaggi lo danno in testa. Poi arriva il primo turno, una bagno di realtà. Lega Nord primo partito di Cantù, il 25,3% delle preferenze. Lavori in Corso seconda forza della città, con il 23,9% dei voti. Il sogno sembra infranto, la vittoria rimane un miraggio. Mai sottovalutare il Carroccio a Cantù, dove il movimento, in crisi in tutto il Nord Italia, dà una notevole prova di forza, guadagnando 11 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2007.

Poi, gli accordi con Pd e Udc. Lavori in Corso ci tiene a precisare di non avere fatto apparentamenti, di non avere promesso “cadreghini” a quei partiti bersaglio di tante polemiche. Semplicemente, le due forze politiche riconoscono in Bizzozero l’unica scelta possibile per un vero cambiamento a Cantù e gli chiedono di valorizzare determinati punti dei propri programmi.

Ma questo non basta a sentirsi tranquilli, tutt’altro. La Lega sfodera un suo cavallo di battaglia, lo spauracchio della moschea. Un tema pretestuoso su cui si perde troppo tempo al dibattito tra i due candidati. Il confronto al cinema Lux vede un Claudio Bizzozero, solitamente esuberante e battagliero, contenere la propria verve senza però risparmiare frecciate velenose a un Nicola Molteni messo più volte in difficoltà, ma forte del rumoroso sostegno di un pubblico schierato nelle prime file.

 E infine il 21 maggio, con il 55% dei votanti che sceglie Bizzozero, gli sguardi cupi della dirigenza leghista e la squadra di Lavori in Corso in delirio per una vittoria in cui ormai pochi speravano. E ancora, caroselli di macchine che sventolano la bandiera italiana, il corteo improvvisato in via Matteotti, il neosindaco lanciato in aria dai sostenitori. I giovani di Cantù Rugiada, lista che appoggia Bizzozero e che guadagna ben 5 posti in consiglio comunale, sono forse il vero simbolo di questa vittoria. Nati meno di un anno fa, non vanno lontani dal numero di voti ottenuti dalla stessa Lavori in Corso e in campagna elettorale rappresentano la marcia in più della coalizione vincente.

Ma dopo la festa, tocca ai fatti. Il fondo di solidarietà anticrisi, le assemblee di quartiere, il bilancio partecipativo, l'istituzione di una consulta giovani, il Pgt (piano di governo del territorio) a impatto ecologico zero: tutte buone idee sulla carta, ma devono tradursi in azione.

Vinte le elezioni, restano da vincere le mille sfide di Cantù.

S.D.

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