Help: all we need is music

“Help, I need somebody”. Help, canzone degli anni Sessanta dei Beatles, risuona nel centro storico di Como in un caldo pomeriggio di Maggio. Una decina di band si posiziona in vari punti della città e suona, cogliendo di sorpresa i comaschi.

Motivo? Un flash mob per incentrare l’attenzione sulla mancanza di uno spazio in cui produrre musica. Promotrice di questa iniziativa è l’associazione “Musicisti di Como”, o meglio, come tengono a precisare, un gruppo di persone che si presenta a titolo privato in quanto l’associazione, di fatto, ancora non esiste. Le riunioni per il progetto sono iniziate quasi due mesi fa e prevedono il coinvolgimento del Comune per la ricerca dello spazio. Un segnale forte arriva dal neo sindaco Mario Lucini che non solo si ferma a parlare con alcune band, ma si unisce a loro in piazza San Fedele per cantare il motivetto dei Beatles. I comaschi, solitamente restii al coinvolgimento, ascoltano, cantano, ballano e partecipano alla raccolta firme per presentare il progetto in sede ufficiale. I cittadini si affacciano alle finestre mentre i ragazzi, puntando sull’euforia del momento, cercano di far firmare, senza successo, anche il sindaco.

 L’iniziativa nasce dall’esigenza di avere uno spazio per l’arte, per le giovani band emergenti e per quelle affermate sul territorio, uno spazio che sia soprattutto espressione delle idee. Negli ultimi anni abbiamo visto una Como sempre più vecchia e silenziosa in cui i bar avevano l’obbligo di chiusura a mezzanotte, una Como che non prendeva in considerazione le esigenza di quei troppi giovani che hanno deciso di cambiare città, una Como sorda alle richieste degli under trenta. Questo primo passo verso i giovani sarebbe indice di un reale cambiamento tra vecchia e nuova giunta, sarebbe il segnale di quella primavera di rinnovamento tanto attesa dai comaschi.

I nostri musicisti si congedano urlando in coro “Fateci suonare” e a noi verrebbe da dire “Mario falli suonare!”

A.B.