«Impressione è ciò che ciascun occhio coglie. Per esempio, in questa foto puoi notare semplicemente un ragazzo seduto su una tolla di vernice. Ecco, io invece ci vedo un angelo nero». Chiara Lo Pinto spiega così la scelta del titolo “Impressioni” per la mostra fotografica dove espone le proprie opere insieme ad Anna Bracchi. In effetti, nello scatto in questione, un graffito sul muro alle spalle del giovane fotografato sembra disegnargli un'ala scura dietro la schiena.
mercoledì 30 novembre 2011
martedì 29 novembre 2011
Un tè con i clochard
Si muore di freddo fuori. Dentro, alla mensa dei poveri di via Tatti, cominciano ad arrivare i primi volontari, mentre qualcuno si incarica di distribuire i numeri ai barboni all’esterno.
Cermenate, un laboratorio contro le mafie
Presenza accertata di locali di ’ndrangheta ad Erba, Canzo, Cabiate e Mariano Comense, 62 immobili sequestrati, fiumi di cocaina che fluiscono per tutta la Brianza, un bar canturino che veicola i messaggi in codice della malavita: questa è la drammatica situazione della provincia di Como. Come reagire a tutto ciò?
Una risposta sembra giungere da Cermenate: grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, l’associazione Jus Vitae Onlus, CISL - progetto San Francesco, la villa di Via Di Vittorio - sequestrata alla criminalità nel 2007 - verrà trasformata in laboratorio attivo contro le mafie.
venerdì 25 novembre 2011
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Una ragazza. Una festa. Il sabato pomeriggio in centro per quella minigonna e quella magliettina. Prepararsi sulle note di quelle canzoni con quell’amica che conosce proprio ogni dettaglio dei tuoi occhi. Forse sarà una serata senza amore, forse sarà un momento per sfuggire da quei genitori troppo opprimenti e da quella scuola che proprio non va. Il vento tra i capelli e le risate coperte dalla melodia di un motorino,miglior compagno di serate. “Se l’è cercata”. Ecco il commento di cui la gente abusa troppo spesso.
martedì 22 novembre 2011
L'arte di saper comunicare
La PNL (programmazione neuro linguistica) ,tecnica che postula la possibilità di influire sugli schemi comportamentali di un soggetto, nasce negli anni Settanta da John Grinder e da Richard Bandler.
martedì 15 novembre 2011
Pina: il futuro è nel 3d?
Andare a vedere Pina è stata una sfida, nei confronti di un regista ( Wim Wenders) che definisce il 3d come “ la più grande invenzione del cinema sonoro”. Ebbene, Pina è veramente un film innovativo da questo punto di vista. Wenders filma un omaggio alla defunta ballerina Pina Bausch, riprendendo le sue stesse coreografie eseguite dalla sua compagnia di danza.
La mafia a casa nostra
Recensione del libro "Mafia a Milano: sessant'anni di affari e delitti"
“Ma poi cosa sarebbe questa mafia? Una marca di formaggio?” , disse una volta il vecchio boss Gerlando Alberti. Una frase divenuta simbolo del negazionismo del fenomeno mafioso. Ma finchè queste cose le dicono i mafiosi, passi.
Il problema è che certe “sottovalutazioni”, per usare un eufemismo, in questo Paese sono spesso state fatte da chi, istituzionalmente, dovrebbe avere fra i propri doveri proprio quello di combattere Cosa Nostra e affini.
sabato 12 novembre 2011
“Giustizia, legalità e libertà: ecco le vitamine delle mie arance”
Secondo appuntamento del progetto Oltre lo sguardo promosso dal Coordinamento Comasco per la Pace: Incontro con Mario Caniglia, imprenditore che ha deciso di non pagare il pizzo.
«Non voglio che quello che è successo alla mia famiglia accada ad altri e, per evitare che ciò avvenga, bisogna parlarne – spiega Mario Caniglia – perché, quando ti trovi faccia a faccia con la mafia, capisci cosa volesse dire Giovanni Falcone con la frase "Il silenzio ammazza"».
In questo modo esordisce quel contadino che fin da quando era bambino aveva imparato a lavorare la terra e a vedere nel proprio raccolto il modo più corretto e onesto di vivere.
Parla delle sue arance, Mario, e di come riuscì ad avviare un'attività imprenditoriale vendendo quei frutti tanto dolci nella capitale italiana del commercio, Milano.
Poi abbassa lo sguardo, deglutisce e prosegue, dicendo che nel giro di poco tempo si accorse che forse non tutti a Scordia, l'amata città della arance rosse, brindavano per la sua attività e ben presto ne ebbe la conferma con quella chiamata che gli cambiò la vita: "Brutto cornuto, o paghi 500 milioni o ammazziamo te e la tua famiglia”.
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