Sono ormai 5 milioni le persone straniere presenti nel nostro Paese. Tantissimi di loro vivono da anni nelle nostre città: studiamo nelle stesse scuole, lavoriamo a loro fianco in azienda o in ufficio, ci scambiamo due chiacchiere al bar, ne diventiamo amici o ce ne innamoriamo. Parlano la nostra lingua senza problemi, magari sanno cucinare un piatto di pasta meglio di noi e quasi sempre amano la nostra terra più di quanto un nativo sappia fare. Eppure, per la legge, non sono Italiani.
venerdì 28 ottobre 2011
Una nuova cittadinanza contro la vecchia intolleranza
Sono ormai 5 milioni le persone straniere presenti nel nostro Paese. Tantissimi di loro vivono da anni nelle nostre città: studiamo nelle stesse scuole, lavoriamo a loro fianco in azienda o in ufficio, ci scambiamo due chiacchiere al bar, ne diventiamo amici o ce ne innamoriamo. Parlano la nostra lingua senza problemi, magari sanno cucinare un piatto di pasta meglio di noi e quasi sempre amano la nostra terra più di quanto un nativo sappia fare. Eppure, per la legge, non sono Italiani.
martedì 25 ottobre 2011
A lezione di rivoluzione
Como, 15 ottobre. Treno delle 13.50 in partenza. Destinazione Milano. Nel penultimo vagone, due civette fremono di INDIGNAZIONE e non vedono l'ora di manifestarla ai piedi del Duomo. Facebook aveva parlato chiaro a tutti coloro che non avevano potuto spostarsi dalla provincia alla capitale: ci si sarebbe trovati in piazza alle 14.30 per unire le nostre voci alle proteste degli indignados di tutta Europa, determinati a combattere per il loro futuro, minacciato dalla crisi economica e dalle decisioni dei governanti.
Wi-Fi: we need it!
Wi-fi, quid est?
È un tipo di connessione alla rete senza fili, perciò dinamica e leggera.
Nel 2011 la biblioteca di Cantù non si è ancora dotata di tale sistema, che è paradossalmente presente in piazza Garibaldi, poco utilizzato, con scarsa ricezione e costoso.
martedì 18 ottobre 2011
Il sapore dell'eleganza
Franco Soldaini – I sapori della mia vita
testi di: Laura Garavaglia, Elena B. Ornaghi, Viviana Tombolillo immagini di Michele Bollini
ricette di: Mauro Botta, Enrico Bernasconi, Mauro Elli, Viviano Panzetta, elaborate con la partecipazione di Franco Soldaini
Nodolibri, Como 2011, pp. 240, euro 35
Presentato a settembre nel prestigioso contesto della rassegna Parolario, è ora disponibile per le cure di NodoLibri il volume Franco Soldaini – I sapori della mia vita, biografia di un uomo che sul territorio lariano, in qualità di direttore della scuola alberghiera dell’”Hotel Grande Bretagne” di Bellagio prima, e dell’istituto alberghiero “Gianni Brera” poi, ha incarnato e condiviso con centinaia di allievi i concetti di stile ed eleganza, pur mantenendo un profondo rispetto – se non addirittura amore – per le tradizioni locali, tanto in ambito culinario quanto nelle manifestazioni culturali.
testi di: Laura Garavaglia, Elena B. Ornaghi, Viviana Tombolillo immagini di Michele Bollini
ricette di: Mauro Botta, Enrico Bernasconi, Mauro Elli, Viviano Panzetta, elaborate con la partecipazione di Franco Soldaini
Nodolibri, Como 2011, pp. 240, euro 35
Presentato a settembre nel prestigioso contesto della rassegna Parolario, è ora disponibile per le cure di NodoLibri il volume Franco Soldaini – I sapori della mia vita, biografia di un uomo che sul territorio lariano, in qualità di direttore della scuola alberghiera dell’”Hotel Grande Bretagne” di Bellagio prima, e dell’istituto alberghiero “Gianni Brera” poi, ha incarnato e condiviso con centinaia di allievi i concetti di stile ed eleganza, pur mantenendo un profondo rispetto – se non addirittura amore – per le tradizioni locali, tanto in ambito culinario quanto nelle manifestazioni culturali.
Le ombre di un sogno
"Il teatro è l'attiva riflessione dell'uomo su sé stesso".
(Novalis, Frammenti, 1795/1800)
Entrare nel teatro sociale di Como nel tardo pomeriggio, mentre intercorrono i preparativi è qualcosa di unico. È presente un’atmosfera diversa da qualunque altro ambiente di lavoro. Forse è un po’ romantica come espressione, ma sembra davvero entrare in corridoi magici; passare dietro al palco, vedendo costumi e attrezzi; assistere alla recitazioni, alla musica, alle indicazioni della direttrice di scena.
Lisa Navach, responsabile della direzione artistica, ci racconta quello che è l’animo e la pelle di questo teatro che è, in realtà, impresa e scuola…. Ecco quello che ci ha detto.
(Novalis, Frammenti, 1795/1800)
Entrare nel teatro sociale di Como nel tardo pomeriggio, mentre intercorrono i preparativi è qualcosa di unico. È presente un’atmosfera diversa da qualunque altro ambiente di lavoro. Forse è un po’ romantica come espressione, ma sembra davvero entrare in corridoi magici; passare dietro al palco, vedendo costumi e attrezzi; assistere alla recitazioni, alla musica, alle indicazioni della direttrice di scena.
Lisa Navach, responsabile della direzione artistica, ci racconta quello che è l’animo e la pelle di questo teatro che è, in realtà, impresa e scuola…. Ecco quello che ci ha detto.
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sabato 15 ottobre 2011
This must be the place. Ecco cosa ne pensiamo.
Tra tutti i film di Sorrentino, This must be the place è sicuramente il più limpido, il più lineare. Abbandonato il cielo cupo di una Napoli di ghiaccio e le tenebre delle case del potere a Roma, il regista napoletano realizza un road-movie con tonalità chiare e vivaci. Primissimi piani alternano campi lunghi o lunghissimi. Giallo, verde, rosso: queste sono le sensazioni che lascia un film che medita sul tempo, rappresentato come un puzzle di affetti perduti, di decisioni mancate e di vuoti emotivi.
giovedì 13 ottobre 2011
Prendiamoci il tempo che gli è mancato
Incontro con Salvatore Borsellino avvenuto il 9 Ottobre 2011 nel Teatro di Rebbio (Como).
Sì, sì, è proprio vicino a Como che la scorsa domenica si è tenuto l'incontro con Salvatore Borsellino. No, non la stessa Como che un anno prima ha invitato Marcello Dell'Utri a tenere una conferenza sui diari di Mussolini, bensì quella Como che - come dice il nome del progetto- guarda Oltre allo sguardo, quella Como che ha contestato l'adulatore di Mangano, quella Como che quella sera non ha voluto ascoltare solo la storia di Paolo, ma anche quella del suo sogno, quel sogno per cui valeva la pena di vivere, lo stesso per cui valeva la pena di ucciderlo.
martedì 11 ottobre 2011
Mumbai's Slum: un'infanzia rubata nel cuore della metropoli
Se questa mostra fotografica potesse parlare, si sentirebbero in lontananza le risate dei bambini e sicuramente anche le note delle loro lacrime.
Quelli immortalati sono attimi del più grande slum dell’Asia, quello di Dharavi, dove uomini e bambini convivono in minuscole case, in mezzo alla spazzatura e alla povertà. Si dice che questa lunga strada, molto grande e sempre dritta, porti all’ Inferno. La vita negli slum è simile, se non uguale, a quella delle favelas di Rio De Janeiro: prostituzione, degrado, povertà, criminalità e sfruttamento. È una realtà molto lontana da noi, dalla nostra vita quotidiana e dalle nostre città, e spesso sorvoliamo e non pensiamo a quello che succede tutti i giorni sullo stesso pezzo enorme di terra su cui camminiamo tutti quanti.
lunedì 10 ottobre 2011
When the music's over, turn out the lights
I giovedì notte dello Xanadù.
Lo Xanadù ci fa rivivere la passione per i Doors, gli Anvil, Kurt Cobain con i Nirvana e i Daft Punk nella forma più schietta, realista e sincera, quella del documentario.
Chi saremmo senza la musica? I Doors ci insegnano che la musica è necessità, una necessità che vibra dentro e poi esplode all'esterno, incontrollata.
Una band che unisce in una mistica danza musica e poesia, che trasporta in una realtà parallela.
"When the doors of perception are cleansed,
man will see things as they truly are, infinite."
William Blake
Lo Xanadù ci fa rivivere la passione per i Doors, gli Anvil, Kurt Cobain con i Nirvana e i Daft Punk nella forma più schietta, realista e sincera, quella del documentario.
Chi saremmo senza la musica? I Doors ci insegnano che la musica è necessità, una necessità che vibra dentro e poi esplode all'esterno, incontrollata.
Una band che unisce in una mistica danza musica e poesia, che trasporta in una realtà parallela.
"When the doors of perception are cleansed,
man will see things as they truly are, infinite."
William Blake
domenica 9 ottobre 2011
Como si sta allagando, Chiamate un idraulico!
Di fronte all’annegamento sociale è ora di salvarsi e Leo Bianchi, giovane comasco, ci fa vedere come è possibile: con un salvagente? No, con un concerto.
C'era una volta uno scrittore che immaginava un futuro in cui la libertà di pensiero era un un’utopia, la cultura un reato, leggere proibito e la popolazione inebetita dall’’abuso di psicofarmaci e televisione. Un futuro in cui i pompieri non spegnevano gli incendi ma li appiccavano e godevano nel vedere la carta dei volumi bruciare alla temperatura di F° 451. Lontano questo futuro, dite, no?
C'era una volta uno scrittore che immaginava un futuro in cui la libertà di pensiero era un un’utopia, la cultura un reato, leggere proibito e la popolazione inebetita dall’’abuso di psicofarmaci e televisione. Un futuro in cui i pompieri non spegnevano gli incendi ma li appiccavano e godevano nel vedere la carta dei volumi bruciare alla temperatura di F° 451. Lontano questo futuro, dite, no?
venerdì 7 ottobre 2011
Corto Circuito: una spesa responsabile è possibile
Intervista a Marco Servettini.
È una cooperativa sociale che aggrega i consumatori per l’acquisto solidale. Nasce nell’ambito di “L’isola che c’è” quando abbiamo deciso di mettere intorno ad un tavolo consumatori e produttori per capire come andare incontro alle esigenze di entrambi.
Una giornata Internazionale
Sabato mattina suona la sveglia alle 6 in punto (sì, avete capito bene: SABATO MATTINA) , la prima cosa che ho pensato, come ogni essere razionale ,è “ma chi me l’ha fatto fare??” poi, siccome la risposta è “io”, con un balzo mi sono alzato e 10 minuti dopo la Sandra (nome affettuoso che sta per “la mia auto”) già sfrecciava per le strade. Passo a prendere la mia compagna di avventura e partiamo per Ferrara… la città dico, non il coso grosso.
lunedì 3 ottobre 2011
Curandovi con un film …
Oltre che illustrare i film presenti alla rassegna “i lunedì del cinema”, l’intervista con l'organizzatore Alberto Cano è un’occasione per raccontare la sua passione e per riflettere sulla settima arte: presente/ passato/ futuro. Una riflessione sulle potenzialità del mezzo; sui possibili cambiamenti causati dall’avvento delle nuove tecnologie. Notiamo il suo interesse per il contemporaneo cinema italiano: industria sfaccettata, tutt’altro che priva di contraddizioni. Giunge anche una freccia di nostalgia quando medita sull’importanza della sala cinematografica come luogo d’incontro e habitat naturale dei grandi film …
Noi, fuori dalle grandi città e dai loro ingranaggi
Noi, fuori dalle radio, dalle spiagge
Fuori dai cortei, dalla burocrazia
Dallo sfarzo e dalla miseria , dalle feste con le droghe serie,
Dai concerti con le sedie, dai solarium, dai cortili coi pavoni
Dalle danze, dai condoni, da Manzoni e da Mameli
domenica 2 ottobre 2011
La narrativa dipinta di Fo
“Dario Fo: la pittura di un narratore”.
m.a.x. Museo, via Dante Alighieri 6, Chiasso
Fino al 15 gennaio 2012, le sale del m.a.x. Museo di Chiasso ospiteranno la mostra “Dario Fo: la pittura di un narratore”, ampia personale dedicata alla produzione figurativa del grande regista e attore italiano.
Maestro riconosciuto a livello internazionale per gli indiscussi capolavori realizzati in ambito teatrale e letterario, lungo la sua poliedrica carriera Fo ha saputo guadagnarsi una stima notevole anche come pittore, e le sue opere figurative costituiscono un tassello fondamentale per comprendere appieno lo sviluppo della sua articolata ricerca artistica. Anzi, come ha affermato egli stesso recentemente: “Ancora oggi talvolta penso che la pittura sia il mio mezzo di espressione primaria”.
Venezia. Le civette raccontano la 68 edizione della mostra del cinema
Un'invasione di gente tra le calli e i ponti di Venezia, un'esplosione di colori, etnie e lingue diverse, che si mischiano ai soliti turisti, che in ogni periodo dell'anno animano il gioiello della Laguna veneta.
Una grande comunità, quella di cinefili e appassionati, che si riconosce nel rosso, colore simbolo della mostra, e che, munita di borse, programmi, pass e accessori si riversa nei vaporetti diretti al Lido.
Questa è Venezia della Mostra del cinema, che si svolge ogni anno ai primi di settembre.
Un'esperienza che, attraverso la proiezione di documentari, corto o lungometraggi di registi noti ed esordienti , retrospettive e omaggi ai grandi protagonisti della storia del cinema vuole favorire la conoscenza del cinema internazionale in ogni suo aspetto, dall'arte all'industria.
Una grande comunità, quella di cinefili e appassionati, che si riconosce nel rosso, colore simbolo della mostra, e che, munita di borse, programmi, pass e accessori si riversa nei vaporetti diretti al Lido.
Questa è Venezia della Mostra del cinema, che si svolge ogni anno ai primi di settembre.
Un'esperienza che, attraverso la proiezione di documentari, corto o lungometraggi di registi noti ed esordienti , retrospettive e omaggi ai grandi protagonisti della storia del cinema vuole favorire la conoscenza del cinema internazionale in ogni suo aspetto, dall'arte all'industria.
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