Noi, fuori dalle radio, dalle spiagge
Fuori dai cortei, dalla burocrazia
Dallo sfarzo e dalla miseria , dalle feste con le droghe serie,
Dai concerti con le sedie, dai solarium, dai cortili coi pavoni
Dalle danze, dai condoni, da Manzoni e da Mameli
Gloria al 23 settembre, quando il forse gruppo rivelazione rock dell’anno ha varcato i confini milanesi per addentrarsi nel più profondo comasco, spingendosi là dove non molti artisti di fama hanno saputo giungere, là dove non sempre il successo è assicurato, là dove non tutto è a portata di mano. Il paese di Figino Serenza e il suo patrono in festa li hanno accolti a braccia aperte, i briosi cittadini pure, la location un po’ meno, ma era un problema superabile. La Pro Figino e l’agenzia musicale La Frequenza hanno fatto il possibile: allestito il tendone, costruito il palco, disposte le attrezzature, preparato gli strumenti, profuso i fondi. I giovani volenterosi figinesi si sono affannati tra cucina e organizzazione dell’evento, in una corsa all’ultimo secondo tra il piatto di costine da consegnare e la presa di corrente da mostrare. Ma i nostri sorrisi, la nostra esultanza, il nostro Esserci ha visto ricompensata la loro fatica.
Ringrazio, perciò, Figino, da una parte per l’impegno e i fondi elargiti, dall’altra per averci permesso di partecipare alla sua festa. Se, infatti, scopo della Pro Loco era quello di mostrare che l’unione fa la forza per il bene della comunità e che solo insieme, noi con la presenza e l’energia, loro con la disponibilità e l’impegno, si possono coronare i sogni, allora grazie a questo evento l’associazione ha fatto centro.
F.P.
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