lunedì 10 ottobre 2011

When the music's over, turn out the lights

I giovedì notte dello Xanadù.

Lo Xanadù ci fa rivivere la passione per i Doors, gli Anvil, Kurt Cobain con i Nirvana e i Daft Punk nella forma più schietta, realista e sincera, quella del documentario.

Chi saremmo senza la musica? I Doors ci insegnano che la musica è necessità, una necessità che vibra dentro e poi esplode all'esterno, incontrollata.
Una band che unisce in una mistica danza musica e poesia, che trasporta in una realtà parallela.



"When the doors of perception are cleansed,
man will see things as they truly are, infinite."

William Blake

Questo è il manifesto dei Doors, che dà il nome al gruppo e spiega la missione della musica, raggiungere l'infinito, toccare il cuore nascosto delle cose.
Come Blake insegna, però, ogni realtà ha in sé una parte buona e pura e il suo contrario, la tigre e l'agnello sono la stessa cosa.
E così i Doors cadono nella sacra perdizione della vita, nella maledizione della musica, nella vacuità della fama.
E Morrison? Idolo delle ragazzine di ogni generazione, in realtà è un profeta della vita, un eterno predicatore della libertà, un bambino ribelle e incosciente, ma talentuoso.
Il re lucertola con l'uso di droghe, l'assunzione di alcool e la sua irrequietezza morirà a 27 anni, come molte rockstar e non lo farà in silenzio, farà parlare di sè anche per la sua morte, che ancor oggi è avvolta nel mistero.
Un gruppo di ragazzi con la passione per la musica può dunque passare alla storia, ma solo se è veramente prodigioso, e i Doors lo sono stati, unendo il carisma e la voce di Jim Morrison, la geniale chitarra del musicista di flamenco Robbie Krieger, la batteria jazz di John Densmore e Ray Manzarek, il tastierista, che suonava dal vivo anche la parte del basso su una tastiera elettronica.
Per la loro peculiare creatività i Doors sono stati dunque i primi protagonisti del fuoriprogramma dello Xanadù di Como, che ogni giovedì sera propone un documentario musicale seguito da dj set a tema con consumazione inclusa nei 6 euro del biglietto e che lo scorso giovedì non ha deluso le aspettative.   

F.T.

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